Si spegne ai rigori, laddove si era aperto eliminando la Spagna, il sogno della Russia di accedere alla semifinale del Mondiale casalingo. A Sochi si è infatti completato il programma dei quarti di finale, che ha visto la Croazia piegare i padroni di casa per 6-5 dopo i tiri dal dischetto. I russi usciti comunque dal campo tra gli applausi dei propri tifosi al termine di una cavalcata andata oltre le aspettative. La Croazia se la vedrà quindi con l’Inghilterra, mercoledì 11 luglio a Mosca, per provare a centrare quella finale sfiorata nel ’98, quando a sbarrare la strada a Suker e compagni fu la Francia campione del mondo. Gara vibrante, ma condizionata dalla stanchezza di molti giocatori, su tutti le stelle croate, in particolare Modric, a lungo in ombra.
La Russia si è affidata alla solita tattica: difesa solida e fase offensiva imperniata sulla fantasia di Golovin e Cheryshev e alle sponde di Dzyuba. Così è nata l’azione del vantaggio al 23’, su sponda del centravanti e gran sinistro all’incrocio di Cheryshev da 30 metri. La Croazia trova il pari al 41’ con un colpo di testa di Kramaric su cross di Mandzukic. Da questo momento succederà poco o nulla e avrà la meglio la paura di subire un gol potenzialmente decisivo, viste le energie al lumicino: tutti ai supplementari dopo il clamoroso palo interno colpito al 60’ da Perisic, la Croazia rischia di perdere per infortunio il portiere Subasic, ma gela i tifosi di casa al 100’ grazie al colpo di testa di Vida, che passa tra le gambe del compagno Corluka, appena entrato. Finita? No, perché a 4’ dalla fine un altro colpo di testa, di Mario Fernandes, manda tutti ai rigori, dove però l’errore decisivo sarà proprio del brasiliano naturalizzato russo, dopo che i primi a sbagliare erano stati Smolov (mezzo cucchiaio inguardabile) e Kovacic.