Tutti contro Neymar. L’eliminazione del Brasile contro il Belgio nei quarti di finale di Russia 2018 ha riacceso le polemiche nei confronti di O Ney, chiamato a risollevare le sorti della nazionale verdoro dopo il disastro di quattro anni fa contro la Germania. Il fuoriclasse dl Psg ha provato a caricarsi la squadra sulle spalle ma, sul più bello, si è sciolto, finendo sommerso da una pioggia di critiche feroci.
Tra queste arrivano, perentorie, anche le parole di Felipe Scolari, l’ultimo ct in grado di condurre la Seleçao in cima al mondo nel 2002. Da le colonne de ‘El Mundo’, Felipao va giù pesante nei confronti del numero 10 del Brasile: “Neymar è molto spettacolare, come tanti che provengono dalla periferia e che si abituano a giocare e dribblare fra le vie delle grandi città – spiega -. Ha un concetto di calcio ancora molto poco accademico, ma non ha bisogno dei miei consigli. Lui sa benissimo come e dove deve migliorarsi per raggiungere altissimi livelli. Chiaramente Neymar è un ottimo giocatore, ma non è certamente a livello di Pelè, né a quello di Messi e Ronaldo”.
Dietro alle parole di Scolari c’è una spiegazione tecnica: “Neymar negli ultimi anni è maturato molto dal punto di vista del gioco con e per i compagni – prosegue l’allenatore -. Riesce a stare meglio in campo e non tende sempre alla giocata come faceva prima. Resta però ancora indietro a Messi e Ronaldo, ma ha ancora diverso tempo per raggiungerli. Credo che entro un anno o due possa diventare fra i migliori calciatori al mondo, ma escludo paragoni con Pelè. Lui era inimitabile, un calciatore irripetibile per ciò che riusciva a fare in campo e per la squadra. Qualsiasi tipo di paragone non regge. Pelè è uno solo e non avrà mai alcun erede in grado di raggiungerlo”.