Juan Sebastian Veron a margine di un evento a Parma si è espresso così sulla crisi che sta attraversando l’Argentina ai Mondiali: “Il fatto è che non basta uno solo per vincere, questo dice il calcio moderno. Messi non è Maradona, e lo sostengo io che ho giocato assieme a tutt’e due. Con Diego eravamo nel Boca Juniors, con Leo in Nazionale. Ebbene vi garantisco che Diego era un trascinatore, un punto di riferimento, uno su cui sapevi di poterti appoggiare in qualsiasi momento. Messi no, è molto timido, chiuso. Forse è un leader in un gruppo ristretto, ma non in un ambiente come la Nazionale. Non sono in discussione le qualità tecniche, ma caratteriali”, le parole riportate da RMC Sport.
L’albiceleste ne uscirà? “Tanto semplice da vedere quanto difficile da risolvere. Ciò che avviene in campo è lo specchio di quello che c’è fuori. In campo i giocatori fanno casino, perché fuori, nella federazione, nell’ambiente, c’è casino. Chiaro, no?”.