L’attaccante del Chelsea Alvaro Morata torna a parlare della crisi della scorsa stagione in un’intervista ad ABC: “Nell’ultimo mese ho toccato il fondo, ero fuori da dove dovevo essere. Non avevo voglia di andare ad allenarmi né di giocare. Ce l’avevo con tutti. Arbitri, rivali, tifosi. Non ero equilibrato, me ne sono reso conto e ho chiesto aiuto”.
Così è arrivata la scelta di affidarsi a uno psicologo: “Non è facile, non ci vuole una settimana o due per riprenderti. Quando un calciatore sente quella parola si tira indietro, ma io mi sono reso conto che avevo bisogno di aiuto”.
Il giocatore aveva pensato di lasciare Londra: “In estate mi sono detto che forse sarebbe stato meglio andarsene dal Chelsea, trovare una squadra dove le pressioni erano di meno. Pensavo che così avrei ritrovato la felicità. Improvvisamente mi sono ritrovato in un buco nero, non mi sentivo amato dai tifosi, la gente mi incontrava per strada e mi diceva di lasciare il Chelsea. Anche noi calciatori siamo degli esseri umani e possiamo avere i nostri momenti difficili, ma adesso sono tornato a sorridere. È tutta questione di testa, è lei che comanda il corpo”.