Tre anni fa si stava peggio: prime quattro partite e zero punti, uno in meno di adesso, ma qualche gol subito in meno e in generale la sensazione che dopo essersi ambientato nella categoria, il Frosinone avrebbe potuto dire la propria in campionato. Così effettivamente andò perché la salvezza sfumò solo nel finale, mentre adesso, nonostante un po’ di esperienza in più, la situazione sembra già fuori controllo.
Nessun gol segnato, dieci subiti e ultimo posto evitato solo grazie alla penalizzazione del Chievo. Non era così che Moreno Longo si aspettava il debutto in A da allenatore, eppure il tecnico giallazzurro, intervenuto ai microfoni di ‘Dazn’ dopo il tracollo contro la Sampdoria, prova a non arrendersi, ripensando a quel primo tempo che sarebbe anche potuto concludersi in parità: “È stata una partita dai due volti, perché nel primo tempo siamo andati sotto nell’unica occasione costruita dalla Sampdoria senza concedere nulla ed anzi creando un paio di opportunità chiare. Poi nella ripresa il raddoppio e il terzo gol ci hanno tagliato le gambe e non siamo riusciti a reagire”.
Il crollo del secondo tempo però non promette nulla di buono: “La cosa che mi è dispiaciuta è il fatto che non siamo rimasti squadra: le partite puoi anche perderle, purché resti compatto e con un grande attaccamento alla maglia. Non bisogna mai mollare“.