Dalla goliardia alle minacce di morte.
Questa la parabola di Leonardo Morosini, uno dei protagonisti dei cori incriminati cantati con i tifosi del Brescia a margine della festa per il ritorno in Serie A.
Il coro “Terùn Terùn” è stato aspramente criticato e non solo se è vero che l’attaccante avrebbe svelato attraverso un video su Instagram, poi rimosso, di aver ricevuto addirittura delle minacce di morte.
Queste le sue scuse: “L’ho fatto in maniera leggera, le persone che mi conoscono e quelle di buon senso possono capire che non volevo prendere in giro o umiliare tifoserie come quelle di Lecce e Palermo. Il coro era per scherzare col mio compagno di squadra Torregrossa, che è siciliano. Amo il Sud, amo il mio Paese, è assurdo che nel 2019 debba essere qui a giustificarmi. È stato detto che ho fatto dei cori razzisti, ma io non sono razzista e mi scuso se qualcuno si è sentito offeso”.