Morto a 88 anni Luis Suarez, il regista della Grande Inter
Il calcio italiano e internazionale è in lutto: è morto a 88 anni Luis Suarez, per tutti Luisito, uno degli uomini simbolo della Grande Inter di Helenio Herrera vincitrice negli anni Sessanta di tre scudetti (1963, 1965 e 1966), due Coppe dei Campioni (1964 e 1965) e due Coppe Intercontinentali (1964 e 1965).
Nato a La Coruna, in Spagna, il 2 maggio 1935, crebbe nel Deportivo e poi passò al Barcellona, nel quale giocò dal 1954 al 1961 vincendo due volte il campionato, due volte la coppa nazionale e due volte la Coppa delle Fiere. Quindi arrivò sulla sponda nerazzurra dei Navigli, dove rimase fino al 1970 diventando il regista di una squadra leggendaria e collezionando tra tutte le competizioni 333 presenze e 55 gol. Infine, dal 1970 al 1973, giocò tre anni alla Sampdoria. Con la Nazionale spagnola totalizzò 32 presenze e 14 gol e nel 1964 vinse il titolo europeo.
Fu premiato con il Pallone d’Oro, che allora si assegnava al miglior calciatore di cittadinanza di un paese europeo, nel 1960, quando era ancora al Barcellona. Da allenatore ha vinto un Europeo Under 21 e ha allenato soprattutto in Italia, sedendo sulle panchine di Spal e Como in Serie B e del Cagliari in Serie A ma anche della “sua” Inter, che ha allenato addirittura in tre riprese, nel 1974-1975, dal gennaio al maggio 1992 e dal settembre all’ottobre 1995.