Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, ha parlato a Sky Sport in merito al difficile momento attraversato dalla compagine partenopea, dopo la sconfitta contro l’Empoli, che ha spezzato definitivamente i sogni scudetto.
“Ho voluto fare un discorso distensivo e di massima fiducia allo staff tecnico e medico. Ho detto: ‘Signori, questi giorni dobbiamo correre’. Perché io vedo che le squadre che affrontiamo sembrano più preparate di noi. Questo non lo posso più accettare. Se il Milan spende 96 milioni di stipendi, noi ne spendiamo 136. Vogliono il ritiro? Ok. Poi rifletti e dici che il ritiro appartiene a un mondo arcaico. Che vuol dire ritiro? Incontriamoci: magari di fronte a un bel piatto e a un bicchiere di buon vino ci chiariamo. Ed è quello che abbiamo fatto ieri sera. Io mi sono seduto con i calciatori e ci siamo scambiati opinioni. Domani faremo la stessa cosa” ha svelato il dirigente del club napoletano.
“Spalletti ha due anni di contratto con opzione per il terzo, non ho mai pensato alla sua sostituzione. Ho scelto di venire a Castel Volturno dopo otto mesi di silenzio, ma con Spalletti ci sentivamo ogni giorno. Ieri ho voluto fare un’ora di conversazione e verifica con Spalletti, lo staff tecnico e quello medico. Finiti i ritiri estivi eravamo la Ferrari più veloce del mondo, poi non è possibile avere tutte queste sconfitte al Maradona. Uno può pensare che Diego si sia arrabbiato per aver scomodato il suo nome” ha proseguito De Laurentiis.
Infine qualche parola sul capitano Lorenzo Insigne: “Ieri sera mi dispiaceva andasse via. Gli ho stretto le spalle con fare paterno. Rimarrà sempre nella storia del Napoli”.