Il sito passionedelcalcio.it ha intervistato Giorgio Martino, conduttore storico di Domenica Sprint, Stadio Sprint e Eurogol, ospite martedì 17 novembre nella terza edizione di “Football Outside The Box”. Gli è stato chiesto degli avversari più temibili dei giallorossi e dei suoi ricordi giornalistici.
Quale squadra la sta entusiasmando di più e quale invece l’ha delusa finora?
Napoli e Fiorentina sono sicuramente le più brillanti nel gioco, nonostante non sempre siano state continue. La Juventus nella prima parte è stata sorprendentemente negativa.
Chi potrebbe fare lo sgambetto alla Roma?
Oltre alle due già citate prima non scordiamoci dell’Inter, che è molto concreta. Ripropone sempre lo stesso canovaccio. Infatti ha vinto per sette volte 1-0 ed una volta 2-1.
Un telecronista moderno che le piace particolarmente, in cui si rivede?
Nessuno. Il mio non è un giudizio in merito alla qualità, ma per la modalità adottata, completamente diversa. Noi raccontavamo l’evento. Oggi c’è invece più conversazione e meno aderenza tra quello che si dice e ciò che si vede. Per esempio ci sono tantissimi rilievi statistici che prima non venivano fatti.
Che ricordi ha dei suoi esordi giornalistici? Lei è tra le voci storiche insieme a Nando Martellini e Bruno Pizzul. Chi è stato il suo mentore?
Paolo Valenti è stato il nostro formatore. Di lui ricordo le grandissime qualità umane. Mi è stato vicino nella fase iniziale della mia carriera professionale, dopo i sei mesi di corso fatti con lui. Ha sempre agito nel bene dei giovani.
A proposito di giovani cosa consiglia alle nuove leve che vogliono intraprendere la carriera di giornalista sportivo?
Innanzitutto d’imparare le regole semplici dell’esposizione. I ragazzi usano un linguaggio troppo sciatto, esprimendosi in un italiano poco corretto. In secondo luogo di avere molta passione e interessi molteplici. Bisogna diversificare e ampliare le proprie conoscenze in tutti gli sport. Non bisogna mai fossilizzarsi.
A proposito del diversificare lei si è occupato non solo di calcio. Nuoto, pallanuoto, ciclismo…ma c’è uno sport che in concreto ha praticato perché l’appassiona maggiormente?
Non ho praticato alcuno sport per un problema alla gamba. Mi sono dedicato maggiormente al calcio e al ciclismo, perché erano i più seguiti. Fabio Capello, quando era allenatore della Roma, mi disse, concordando con me, che lo aveva molto arricchito aver avuta un’esperienza “multi-sportiva” da Dirigente Fininvest della Società Sportiva Mediolanum.
Un grande successo fu Eurogol, condotto con Gianfranco De Laurentiis (che gentilmente ha prestato la sua voce per la nostra sigla radiofonica). Che ricordi ha della trasmissione?
Fu una svolta epocale infatti. Fino ad allora nessuno si era occupato di calcio estero. Tutto il resto in questo campo venne dopo di noi.
Martedì 17 novembre sarà ospite del nostro evento live “Football Outside The Box”. Cosa si aspetta?
L’interesse e la partecipazione dimostrate dalle sue domande. Trovo in generale che i giovani brucino le tappe, mentre il gusto di conoscere cose nuove non deve mai mancare, soprattutto se si ha di fronte un patrimonio di esperienza giornalistica. Ho appreso molto da Nando Martellini, Paolo Rosi, Adriano De Zan e mi piacerebbe restituire a piene mani ai ragazzi la mia fortuna.