Per Maurizio Sarri, in emergenza difesa vista l’indisponibilità di Chiriches sommata alle assenze di Koulibaly e Ghoulam, volati in Coppa d’Africa, è tempo di pensare alla sfida con il Milan in programma per sabato sera a San Siro.
Il punto focale della classica conferenza della vigilia però non riguarda i rossoneri, bensì Diego Armando Maradona, in visita a Napoli nei giorni scorsi: “Io non mi emoziono quasi mai, ma ero quasi commosso. Maradona per quelli della mia generazione rappresenta il calcio, per Napoli rappresenta tutto perché le uniche vittorie sono arrivate con lui, è l’idolo di tutta la città. E’ un personaggio che va al di là della maglia, nessuno può non ammirarlo. Spero che queste sensazioni le lasci anche ai giocatori, anche se capisco che le nuove generazioni non l’hanno vissuto”, ha raccontato Sarri, che nei suoi primi tempi di Napoli era stato criticato dal ‘Pibe de Oro’ (che poi però si era rimangiato tutto, lodando l’allenatore).
Sull’emergenza difesa: “C’è stata per tutta la settimana – ha proseguito Sarri -, abbiamo preparato la gara con i difensori della Primavera. E’ una problematica seria. Albiol ha sempre qualche linea di febbre, speriamo di recuperarlo, Tonelli s’è allenato in gruppo nonostante ancora un po’ di dolore. Maksimovic abbastanza bene già da giovedì, vediamo sabato mattina”.
Infine qualche novità su Pavoletti e sull’eventualità di vederlo impiegato già contro i rossoneri: “Sta bene. Non ha ancora la condizione dei compagni, dopo la riabilitazione al ginocchio e gli alleamenti a parte. Per trovare condizione dovrebbe giocare, quindi sono cose un po’ in contrasto tra loro, ma sta migliorando”.