L’ex centrocampista a cuore aperto sul futuro degli Azzurri
Era il 2014 quando l’Italia disputò, contro l’Uruguay, la sua ultima partita in una fase finale della Coppa del Mondo. In campo, in quella occasione che si rivelò assai sfortunata (lo 0-1 finale sancì l’eliminazione degli Azzurri nella fase a gironi) c’era anche Claudio Marchisio, che tra l’altro ricevette un cartellino rosso al 59′ ancor oggi oggetto di discussione (oltre all’episodio “principe” di quel match, il morso di Suarez a Chiellini).
Intervistato da ‘Ansa’, proprio Marchisio ha voluto dire la sua sulla mancata qualificazione degli Azzurri a Qatar 2022, consigliando allo staff azzurro di ripartire da alcuni nomi precisi: “Bisogna puntare su Donnarumma – ha detto -, Verratti e Bastoni, così come su Bonucci e Jorginho. Ma anche a giovani come Raspadori, Frattesi e Locatelli: mi auguro che tanti prospetti italiani del futuro vengano presi da Inter, Milan e Juve, soltanto così potranno fare esperienza internazionale e poi arrivare pronti in azzurro”.
“E’ necessario lavorare sul talento dei ragazzi fin dai 10 anni – ha poi aggiunto -. Oggi non si pensa a far crescere ma soltanto a vincere e a conquistare subito i risultati ed è anche per questo che in serie A c’e’ una bassissima percentuale di minutaggio degli Under 23. Se non programmiamo in questo senso va a finire che magari vinci un Europeo ma poi non vai al Mondiale per due edizioni consecutive. perché non c’è un progetto alle spalle”.