Gianfranco Zola senza mezzi termini
Raggiunto da Repubblica, Gianfranco Zola ha commentato così la delusione azzurra della Nazionale: “Sono devastato da questa sconfitta. Non andare ai Mondiali destabilizza. È come se contro la Macedonia del Nord, con Berardi e gli altri, ci fossi stato anche io. Serve un circuito virtuoso che esalti la qualità. Puoi essere ben allenato, organizzato tatticamente ma senza il talento prima o poi vai a sbattere. Mancini deve dimettersi? No. Roberto ha fatto un grande lavoro e costruito una base importante. La Nazionale non ha vinto per caso l’Europeo”.
“Gli episodi migliori sono passati dai piedi di Verratti e Berardi. Mentre Barella mi è parso un po’ stanco. Jorginho ha fatto la sua parte. Mi irrita sentire che i due suoi rigori sbagliati siano stati la causa dell’addio al Qatar. Stiamo a casa perché non abbiamo avuto forza e qualità. Dal dischetto Jorginho non si è mai tirato indietro, ne ha segnati tanti. Anche io ho sbagliato un rigore importante per gli Europei del ’96. Mi sono martoriato a lungo. Ma non è servito”.
Bisogna assimilare nel più breve tempo possibile e ripartire: “Da scuole calcio, camp e format d’allenamento: spazio alla fantasia. Mi piace il lavoro e la fermezza con i presidenti dei club di A mostrata dalla Federcalcio del presidente Gravina. Serve tempo, la Nazionale è una grande opportunità per il Paese e arricchisce tutti. Anche le società. Intanto, lasciate in pace Roberto Mancini“.