La qualificazione c’è, ma quanta sofferenza.
Italia a Euro 2024, grazie allo 0-0 di Leverkusen strappato a una volitiva Ucraina. Gli Azzurri di Luciano Spalletti raccolgono in Germania ciò che serviva per l’aritmetica, un punto. Dopo un primo tempo chiuso ma tutto sommato positivo, però, la ripresa è tutta all’insegna della sofferenza per gli Azzurri. Che in pieno recupero rischiano di concedere anche un rigore agli avversari a quel punto quasi certamente decisivo.
Il primo tempo sembra favorevole all’Italia, pur parzialmente rivoluzionata da Spalletti dopo la scorpacciata sulla Macedonia del Nord. Il primo squillo arriva su uno schema, che dal cross di Dimarco trova la torre di Zaniolo. Al centro c’è Chiesa, che tira alle stelle. L’Ucraina crea qualche grattacapo con Tsygankov e Sudakov, ma Barella e Di Lorenzo a propria volta vanno vicini al gol. Su un contropiede rifinito da Chiesa, poi, Frattesi va a tu per tu con Trubin non riuscendo tuttavia a batterlo.
Una partita chiusa, ma con l’Italia in apparente controllo cambia però faccia nella ripresa. Gli Azzurri sembrano ancora partire con il piede giusto, sebbene Dimarco, Chiesa e il subentrato Scamacca siano imprecisi. Poi sale di tono l’Ucraina e gli uomini di Spalletti arretrano e temono anche il peggio. Mudryk e Dovbyk prendono il controllo delle operazioni, Jorginho e Donnarumma evitano il peggio su Tsygankov. A tempo scaduto, poi, Mudryk cade in area dopo un contrasto con Cristante: l’arbitro Gil Manzano non concede il rigore né chiede aiuto al Var. Finisce così, l’Italia strappa un pesantissimo 0-0, conquista gli Europei del 2024 e tira un profondissimo sospiro di sollievo.