Il nuovo Lanerossi Vicenza Virtus, società nata su intuizione dell’ex patron del Bassano Virtus Renzo Rosso, è pronto a scattare tra le favorite del prossimo campionato di Serie C, al via il prossimo 2 settembre. Scongiurato il rischio della retrocessione, la fusione tra le due società ha permesso al calcio berico di ripartire con ambizioni, ma una nuvola si intravede già all’orizzonte. A farla spuntare è Marco Romizi, ex tesserato del “vecchio” Vicenza, che ha inoltrato ricorso contro la Figc per presunte irregolarità nell’acquisto del Vicenza e nella fusione con il Bassano.
Il giocatore, rappresentato dai legali Stefano Bosio e Alessandro Calcagno, punta il dito sul fatto che il contratto in essere con i biancorossi, in scadenza nel 2020, è stato fatto decadere all’atto di acquisto di Rosso a differenza di quelli di altri tre giocatori, Giacomelli, Bianchi e Anzolin, oltre a quelli del settore giovanile, senza aver acquisito il titolo sportivo, motivo che avrebbe dovuto far decadere tutti i contratti. Altri cinque giocatori sembrano decisi a seguire l’esempio di Romizi: il rischio è quello che il club vada incontro alla necessità di cambiare denominazione e sede.