Stefano Okaka, uno che ha peregrinato molto, ora è accasato al Watford. Dopo aver segnato alla prima di Premier League è stato messo fuori rosa, ma ora con il cambio di allenatore (è arrivato Javi Garcia) sta ritrovando perlomeno il campo, subentrando quasi sempre per l’ultima mezz’ora.
“Sarebbe potuta essere una stagione fantastica. Qui al Watford quest’anno non sono mai stato infortunato, ma sono sempre stato escluso per scelte tecniche – ha rivelato Okaka a Gianluca Di Marzio -. Sono state dette falsità nei miei confronti. Mi sono allenato anche da solo e non è stato bello affrontare queste situazioni. È stato un anno e mezzo particolare, vediamo cosa mi riserverà il futuro. Si sono susseguiti problemi che non riesco ancora a spiegarmi e sono stato messo fuori. E’ arrivato un nuovo allenatore che mi sta impiegando e penso di essere riuscito a dare una mano alla squadra quando chiamato in causa. Ovviamente i miei obiettivi iniziali erano altri, ma se la vita mi ha dato questo ci sarà un motivo…”.
Peccato per Okaka. Peccato per aver giocato così poco e peccato che l’Italia non si sia qualificata ai Mondiali di Russia 2018, perché… “Sogno di tornare in Nazionale e posso giocarmi le mie carte. So che Ventura mi avrebbe tenuto in grande considerazione se l’Italia fosse andata ai Mondiali e se avessi avuto continuità col Watford”, ha dichiarato.
Infine le trattative sfumate in passato, sempre per motivi ‘contrattuali’: “Ad agosto ed ero molto vicino a Siviglia ma sarei rimasto a Watford se le cose fossero andate in modo normale. Poi tuttavia col Siviglia non andò a buon fine perché non venne trovato l’accordo l’ultimo giorno di mercato. La stessa cosa è successa anche a gennaio col Galatasaray, sempre l’ultimo giorno. Ora aspettiamo fine stagione e vediamo per il prossimo anno”.
“Se a gennaio ero vicino al Milan? Erano solo voci. In passato invece sì, lo ammetto: sono stato molto vicino al Milan ai tempi della Samp. In blucerchiato mi trovai benissimo ma negli ultimi mesi, anche a causa del mio contratto, ci sono state incomprensioni. In pratica non ho più giocato negli ultimi 3 o 4 mesi e anche il Milan credo abbia fatto altre valutazioni non vedendomi più in campo. Così dovetti andarmene e ricominciare dall’Anderlecht“, ha concluso.