Dopo il debutto stagionale ufficiale al Tardini contro il Piacenza, e a sei giorni dalla prima di campionato al “Braglia” di Modena, il Parma sente ancora profumo di derby nella seconda e ultima partita del gironcino eliminatorio della Coppa Italia Lega Pro.
La squadra di Apolloni sarà infatti in campo al “Garilli” di Piacenza per affrontare la Pro: obiettivo minimo è il pareggio che, associato alla sofferta vittoria di due settimane fa sul Piacenza, permetterebbe di proseguire nella manifestazione, mentre un ko farebbe andare avanti i rossoneri.
La Pro è la seconda squadra cittadina e non sarà avversaria dei crociati durante la stagione, essendo stata inserita nel girone A dove darà vita allo storico derby contro il più blasonato Piacenza Calcio. Una situazione piuttosto anomala, ma d’altronde le voci di una fusione tra il sodalizio biancorosso, che ha alle spalle 8 campionati di Serie A, e la Pro, società fondata nel 1919, ma che ha fatto capolino tra i professionisti solo nel 2013, sono sempre state soppresse dalla rivalità esistente tra le due tifoserie, acuita dai frequenti passaggi di allenatori e giocatori da una sponda all’altra della città.
Il Parma è di uno spessore tecnico superiore così sembrano esserci tutte le possibilità per strappare il punticino che permetterebbe di passare la fase preliminare e accedere a quella a eliminazione diretta, che comincerà a novembre. Ben figurare in Coppa è uno degli obiettivi di squadra e società, e alla vigilia mister Apolloni non lo ha nascosto: “Vogliamo andare avanti e non accetto che la squdara pensi di potersi accontentare del pareggio. Al Modena penseremo da lunedì”.
In ottica formazione sembra possibile un significativo turnover, magari con la mente già rivolta a Modena. Convocato anche l’ultimo arrivato Canini, che però non giocherà dall’inizio: “Voglio inserirlo in maniera graduale per evitare infortuni”. Poche parole sul mercato. Qualcosa d’importante potrebbe ancora succedere, magari un centrale in più (Bergamelli) o un esterno sinistro: “Se arriva bene, altrimenti non è importante. Abbiamo Lucarelli e Canini che possono giocare lì”.