Il tempo delle chiacchiere è (finalmente) finito. Comincia il campionato di Lega Pro e il Parma deve farsi trovare pronto. Sabato sera alle 20.30 i crociati torneranno a disputare una partita di terza serie 30 anni dopo quel 1° giugno ’86, quando al Tardini arrivò la Sanremese per l’ultima giornata di un torneo già vinto, con Arrigo Sacchi in panchina, precedendo un filotto di formazioni regionali, Modena, Piacenza e Reggiana. Tranne i biancorossi, saranno ancora tutte rivali del Parma anche questa volta e, ironia della sorte, il debutto sarà proprio allo stadio “Braglia” di Modena.
Un impianto e uno scenario non certo da terza serie, dove ha giocato tante volte la Nazionale e dove lo scorso anno si sono disputate 19 partite di Serie A, quelle del Carpi.
Adesso però cambia tutto perché di fronte ci saranno i gialloblù di Simone Pavan, retrocessi a maggio dopo 15 anni consecutivi tra A e B e ancora alle prese con un quadro societario incerto, e una delle favorite d’obbligo del girone, insieme al Venezia. La tradizione del Parma a Modena non è però incoraggiante: solo una vittoria, nel 1982, sempre in Serie C.
Il girone. Difficile stilare una griglia di partenza del girone B a mercato ancora aperto, ma è chiaro che Venezia e Parma saranno le squadre da battere. In quale ordine? Lo dirà il campo, forse già prima dello scontro diretto previsto per la quarta giornata al Tardini. La squadra di Inzaghi ha forse qualcosa in più sul piano tecnico, ma entrambe dovranno fare i conti con l’obbligo di vincere, forse più “intenso” a Parma. Lungo l’elenco di aspiranti ai playoff, da quest’anno allargato a 9 squadre per girone: su tutte Padova e Reggiana, che si sono mosse bene sul mercato, ma bisognerà tenere d’occhio anche il Bassano, abbonato ai quartieri alti, Pordenone, Teramo e Feralpi Salò. Un gradino sotto Ancona e Maceratese, rispettivamente quarta e terza forza dello scorso girone B, chiamate a confermarsi, ma in un contesto tecnico ben più difficile, insieme al Sud Tirol e all’incognita Modena, sulla carta una big come il Mantova, ma condizionata da problemi societari. Tutte le altre dovranno pensare alla salvezza, salvo sorprese.
La vigilia. Nel Parma mancherà lo squalificato Apolloni, che sarà in tribuna da ex a causa della seconda delle due giornate di stop ricevute dopo l’espulsione nella poule scudetto contro il Gubbio. Al suo posto un altro ex, il vice Nicola Campedelli, 5 anni da giocatore a Modena tra il 2002 e il 2007, con una stagione in Serie A.
“Il Modena è una squadra che punta sulla freschezza e sulla determinazione, soprattutto in avanti – ha detto Campedelli in conferenza – Dovremo essere umili, ma il mister studia molto gli avversari. Per me sarà un’emozione speciale. Siamo forti, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo, facendo tesoro di quanto successo in Coppa”.
Campedelli ha poi confermato che le scelte di formazione spetteranno unicamente ad Apolloni: “Calaiò è recuperato, vedremo se scenderà in campo. Il mister farà le sue valutazioni: Evacuo è l’unico che ha caratteristiche da prima punta, tutti gli altri attaccanti sono punte moderne, molto duttili. Il modulo? Penso che il 3-5-2 al momento sia la soluzione giusta”.
Formazione. E allora proviamo a immaginare il primo 11 stagionale del Parma in campionato. Le certezze sono poche: Zommers in porta, il terzetto difensivo Benassi (Canini non è ancora al top della condizione)-Lucarelli-Coly, Corapi in mezzo e Evacuo davanti. Questa l’asse della squadra, che dovrebbe essere completata dal duo di ex catanesi Garufo-Nunzella sulle fasce e dalla coppia di interni Miglietta-Scavone, favoriti su Giorgino e Baraye. Davanti Calaiò non dovrebbe venire rischiato, possibile staffetta tra Nocciolini e Melandri.