A 24 giorni dalla prima giornata ha preso ufficialmente forma la nuova Lega Pro attraverso la compilazione dei 3 gironi dopo aver reso noto i nomi delle 11 ripescate. In verità ne manca ancora una, ma senza troppi misteri dovrebbe trattarsi dell’Albinoleffe, mentre il dubbio vero riguarda la Paganese: gli azzurrostellati al momento sono dentro per delibera del Tar del Lazio, ma solo il 30 agosto, a torneo già cominciato, si avrà l’ultima parola. I campani quindi dovranno saltare la prima giornata, piccolo neo nella prima stagione targata Gravina. E proprio in base alla presenza o meno della Paganese potrebbe cambiare la geografia dei raggruppamenti, in base all’identità dell’eventuale ultima ripescata.
Detto che la distribuzione delle squadre è stata piuttosto omogenea, salvaguardando quasi tutti i derby regionali con qualche inevitabile eccezione (il Piacenza nel girone delle lombarde e delle toscane), venendo allo specifico del Parma, forse si può dire tanto rumore per nulla. Che i crociati sarebbero stati inseriti nel girone B era noto da tempo, così come che il taglio dell’Italia sarebbe stato longitudinale. Meno facile era snocciolare i nomi delle compagni di viaggio della squadra di Apolloni, e alla fine qui il verdetto è dolceamaro.
Se infatti sono stati accontentati i tifosi che volevano il ritorno del derby contro la Reggiana, a 20 anni esatti dall’ultimo precedente in Serie A, e se si registra anche il ritorno della sfida contro il Modena, che tanti significati nasconderà per Apolloni e il vice Campedelli, non fa certo piacere, né alle interessate né alle altre squadre, la presenza nel girone B del Venezia, l’altra corazzata annunciata della categoria.
Sulla carta, infatti, pur con ancora quasi un mese di mercato aperto, si può già teorizzare che il girone delle squadre di Apolloni e Inzaghi sia il più competitivo, come confermato dalla presenza di appena 2 ripescate (tra le quali il Forlì dell’ex Nocciolini, vecchia conoscenza dei crociati dalla Serie D, che torna un anno dopo il ripescaggio mancato) e dal fatto che la stessa Reggiana, il Padova, il Pordenone, il Bassano e il Teramo, sulla carta le altre pretendenti alla promozione e ai playoff, sembrano sì distanti dalle due leader, ma pronte a dare battaglia, forti di una superiore conoscenza delle insidie della categoria e a questo punto anche di meno responsabilità.
Sulla carta più morbido il girone A, dove Alessandria e Cremonese partono con i favori del pronostico davanti al Livorno, mentre altamente competitivo si prospetta il C, interamente meridionale, con Catania, Foggia e Lecce pronte a un duello all’ultimo punto per la promozione diretta. Obiettivo questo che oggi diventa ancora più fondamentale per il Parma, per evitare la tagliola dei nuovi playoff, allargati a 24 squadre con final eight e semifinali e finali in campo neutro.