Ha sperato fino all’ultimo di restare, di continuare a far parte della famiglia crociata dopo l’indimenticabile cavalcata in Serie D. E con lui i tifosi, che nonostante quel segnale del numero di maglia non assegnato, si erano illusi dopo che Christian Longobardi aveva preso parte alla presentazione della squadra in Parco Ducale.
Ma alla fine è andato tutto come previsto, e temuto. L’attaccante napoletano ha rescisso il contratto rinnovato a inizio luglio per accasarsi l’indomani alla Lucchese di Giuseppe Galderisi.
Longobardi resta quindi in Lega Pro, dopo essere stato più volte accostato a club di Serie D, e dopo aver iniziato la nuova avventura (che non lo vedrà opposto al Parma, essendo i rossoneri stati inseriti nel girone A), ecco l’accorato saluto ai tifosi attraverso una lunga lettera sul sito ufficiale del Parma:
“Per la prima volta nella mia carriera avverto il desiderio di non essere ricordato, ma ho io la bramosia di ricordare (…) Non c’è niente di romantico in tutto questo, fa’ parte del gioco, ma al tempo stesso rimane l’amore più fedele che esiste ! LA MAGLIA ! Ne ho indossate diverse in carriera e tutte le volte l ho fatto con l’orgoglio, la passione e la responsabilità di chi sa di non giocare solo per se stesso. Sono arrivato a giocarmi una semifinale per andare in serie B davanti a 20.000 persone, ho calcato i campi impervi dell”Eccellenza tra l’intimità di parenti e amici (…) Ma per la prima volta, ho esclusivamente voglia di ricordare io, di non dimenticare ogni singolo istante vissuto in questa incredibile esperienza, infortunio compreso, poiché quello è stato il momento in cui ho veramente compreso cosa stavamo realizzando. Quello che abbiamo vissuto fa’ parte dell’aspetto più difficile da creare nel calcio ed è un qualcosa che va al di là dei risultati del campo: io la chiamo alchimia! Nessun protagonismo e, al tempo stesso, tutti protagonisti nel portare il proprio pesantissimo mattoncino ! In quel corteo che ci ha accompagnato alla prima giornata in casa c’era molto più di un gesto simbolico, c’era una città che si stringeva attorno a quello che nessuna mano,nessun fallimento, nessuna tempesta potrà mai scalfire!”.
Del resto, tra Longo e il popolo crociato si era subito creato un legame fortissimo: grazie a quel gol decisivo per battere il Villafranca nella prima al Tardini, con tanto di arrampicata “alla Barbuti”, ma in generale per il modo di giocare generosissimo di Christian, adottato ancora di più dai tifosi dopo il grave infortunio (frattura del malleolo) subito a novembre a Castelfranco, che gli ha impedito di scendere in campo fino alla parte finale della stagione:
E allora, continua Longobardi…: “È qualcosa di unico la maniera in cui la gente di Parma ha reagito a quanto accaduto, facendoci comprendere dal primo giorno cosa volesse dire indossare la Crociata, facendoci sentire, noi mestieranti della C e della D, al pari dei calciatori veri,senza alcun pregiudizio e apprezzando la nostra umanità prima ancora di vederci su di un campo di calcio ! È qualcosa di unico il modo in cui una proprietà abbia avuto un’idea e il coraggio di metterla in pratica affidandosi a quello che è stato il NOSTRO presidente e spingendosi ben oltre il conseguimento del risultato sportivo animati dalla voglia di fare un calcio diverso ! Ad oggi credo di poter dire in maniera obiettiva che abbiano costruito fondamenta solidissime guadagnando un credito: il credito di poter sbagliare poiché non bisognerà mai dimenticarsi da dove si è ripartiti ! Uno staff tecnico e medico di primo ordine in cui ognuno ha dato del suo meglio per metterci nelle condizioni migliori per poter avere un alto rendimento. Un gruppo di ragazzi che si sono comportati da grandi uomini mettendo sempre e comunque l’obiettivo di squadra davanti a quelli personali ! Senza dimenticare i Paolo, i Matteo, gli Accursio, gli Alessio e potrei fare decine di altri nomi, di coloro che fanno il lavoro “sporco”, che lavorano nelle retrovie, che sono ugualmente fondamentali per le grandi imprese. A tutti va il mio personale ringraziamento e saluto. Con l’augurio di continuare a costruire quel palazzo bellissimo e indistruttibile, un passo alla volta, senza frenesia, senza nessun protagonismo eppure protagonisti tutti insieme !!!”.