Ci vuole un rigore di Alessandro Lucarelli, capitano nell’occasione non giocatore in quanto entrato in campo nella ripresa, per spedire il Parma in finale dei playoff di Lega Pro.
Al ‘Franchi’ di Firenze nella prima semifinale della FinAll la squadra di D’Aversa si impone per 6-5 sul Pordenone al termine di una gara equilibratissima, segnata dalla stanchezza di una stagione molto lunga e dalla paura di sbagliare.
Al 120’ era finita 1-1: Parma subito avanti con Scaglia al 15’ con un sinistro da azione d’angolo, ma poi troppo conservativo nella gestione del vantaggio. Il Pordenone, condizionato da molte assenze in attacco, ha fatto la partita incontrastato nel seocndo tempo, trovando il meritato pari a 10’ dalla fine grazie a una deviazione del difensore Marchi.
Il Parma ha accusato il colpo, così da quel momento e nei supplementari si sono visti soprattutto i ramarri che hanno chiuso la gara imprecando contro l’arbitro Pillitteri, reo di aver fermato un contropiede 2 contro 1 giunto ormai in area del Parma per far soccorrere Baraye a terra nell’area opposta e di aver sorvolato su un contatto tra Frattali e Buratto proprio al 120’.
Ai rigori sbagliano Misuraca e Scaglia, poi nella prima serie ad oltranza Frattali respinge il tiro di De Agostini: Lucarelli chiude la serata, il Parma aspetta la vincente di Reggiana-Alessandria.
“Abbiamo fatto di più del Parma, il risultato è ingiusto. Ma dobbiamo accettare il verdetto del campo” ha detto l’allenatore del Pordenone Bruno Tedino.
Soddisfatto con riserva, invece, Roberto D’Aversa: “Non abbiamo gestito bene il vantaggio, nel secondo tempo abbiamo smesso di giocare. L’atteggiamento ideale non è questo, in finale dovrà essere diverso”.