Parma, quelle analogie che fanno sperare

Oggi ci sono sette squadre in tre punti, allora nove in quattro lunghezze. Oggi c’è un terzo posto a pari merito, allora un sesto. Oggi la distanza dalla vetta è di un solo punto, allora di quattro. Il Parma che fatica a carburare, e i suoi tifosi che si preoccupano, possono voltarsi indietro e sorridere pensando a quelle strane, ma nel caso benauguranti, analogie con il campionato di Serie B 2008-2009, quello che riportò i crociati in Serie A dopo una sola stagione.

Fotografando le due classifiche dopo 11 giornate, parallelo reso possibile dal fatto che entrambi i campionati si sviluppano su 38 giornate, con l’eventuale appendice dei playoff per chi non centrasse l’obiettivo al primo colpo, balza all’occhio infatti che oggi come allora il Parma ha faticato a rispettare il ruolo di favorito che le era stato assegnato in estate, crescendo alla distanza.

All’undicesima giornata la squadra passata da un mese nelle mani di Francesco Guidolin faticò non poco per battere il Triestina al Tardini: finì 2-1 con un gol a 9’ dalla fine di Paolo Castellini, per quello che fu il terzo successo di fila, proprio come quello di Fano, per un Parma che salendo a 17 punti cominciò a farsi strada in un torneo privo di certezze, comandato a quota 21 da una coppia, quella formata da Grosseto ed Empoli, che a fine stagione si dovette accontentare di un posto nei playoff, persi in semifinale. Bari e Livorno, le altre squadre promosse con il Parma, erano rispettivamente a pari punti e una lunghezza sotto i crociati.

Semplici numeri, o forse no, visto che mai come quest’anno la Lega Pro, e il girone B in particolare, assomiglia alla Serie B per l’equilibrio che regna in classifica, ma anche nelle singole partite, dove le ultime hanno spesso creato problemi anche ad altre big e dove le goleade si contano sulle dita di una mano.

E se sono assimilabili anche i dati di gol realizzati e subiti (17-11 oggi, 15-10 allora), e le due sconfitte subite, l’unica, vera diversità in casa Parma riguarda il trend: quella vittoria sulla Triestina rappresentò il 7° risultato utile consecutivo per una squadra che dopo il cambio in panchina da Cagni a Guidolin svoltò a livello tattico, di gioco e mentalità. Qui invece la striscia è di sole tre gare e la scintilla deve ancora scoccare. Ma come si arriva è spesso più importante di come si parte.

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