“Vogliamo salutare al meglio i nostri tifosi”. Con queste parole, espresse venerdì in conferenza stampa da Cris Miglietta, si intuisce quanto (poco) all’interno del Parma 1913 si creda alla possibilità di proseguire la corsa nella poule scudetto. La prima sconfitta stagionale contro il Gubbio è stata pesantissima, al punto da rendere quasi superflua la gara interna contro la Sambenedettese, che invece domenica debutterà nel mini-triangolare.
La “colpa” è anche di una formula alquanto discutibile. In caso di parità di punti, infatti, scenario piuttosto probabile in un triangolare, non si guarderà la differenza reti o l’età media dei giocatori impiegati in campionato, bensì la classifica della Coppa Disciplina, stilata in base al comportamento di giocatori, staff tecnico e societario durante l’anno. Una discriminante originale, perché ogni raggruppamento è diverso dall’altro e soprattutto a cambiare sono le situazioni ambientali, oltre alla presenza o meno degli ispettori della Lega in ogni campo. In base a tutto questo il Parma non ha più possibilità di arrivare al primo posto, perché in caso di arrivo di gruppo a 3 punti, la Samb avrebbe il coefficiente migliore davanti ai crociati e al Gubbio.
Motivo che spiega la gara “all’ultimo sangue” degli umbri contro il Parma, e il possibile approccio più soft dei marchigiani, sicuri di andare avanti in caso di successo domenica prossima. Riassumendo, il Parma può solo vincere e sperare che negli altri gironi non ci siano risultati di parità o che non vincano le squadre che la precedono nella Coppa Disciplina, in modo da restare in corsa come migliore seconda con 3 punti.
Ai tifosi che si recheranno al “Tardini” però lo scudetto sembra interessare poco, o comunque molto meno della volontà di celebrare la magica annata che ha riportato la squadra tra i professionisti. A fine gara infatti si svolgerà la festa promozione “ufficiale” dietro la Curva Nord, saltata dopo la gara contro il Rovigo.
Sugli spalti ci sarà anche un migliaio di tifosi della Samb, in quello che potrebbe essere un anticipo del prossimo girone B di Lega Pro. “Tardini” che ai tifosi rossoblù porta bene, perché è vero che la Samb non vi ha mai vinto in 16 precedenti (l’ultimo nella Serie B ’88-’89), ma qui nel 2002 festeggiò la promozione in C1 battendo nella finale playoff il Brescello.
Alla vigilia ha parlato Bruno Redolfi, il vice-allenatore crociato che sostituirà lo squalificato Apolloni: “Contro il Gubbio abbiamo giocato bene, se la rigiocassimo cento volte la vinceremmo sempre. Purtroppo abbiamo commesso errori difensivi insoliti e li abbiamo pagati. Speriamo di andare avanti e che Apolloni possa essere in panchina per la finale, ma sappiamo che sarà difficile”.
Ancora out Benassi, Giorgino e Musetti, tornano Lauria, Saporetti e Agrifogli, quest’ultimo destinato a essere titolare come terzino sinistro con Ricci alto nel 4-2-3-1. Ancora panchina per Mazzocchi.
Possibile formazione: Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Agrifogli; Miglietta, Simonetti; Melandri, Corapi, Ricci; Baraye.