Le parole di Paulo Fonseca
Paulo Fonseca il giorno dopo la prima conferenza stampa da allenatore del Milan ha parlato al canale tematico del club: “Tutto il mondo conosce bene la storia del Mila. Mi ricordo che seguivo la squadra di Gullit, Rijkaard, Van Basten, Baresi, Costacurta, Maldini, Tassotti. Giocatori che ammiravo molto, è difficile non ricordare questi grandi momenti”.
“Sono nato in Mozambico, ex colonia del Portogallo. Abbiamo una storia con l’Africa e la guerra. Io sono nato là, ma devo dire che sono tornato subito in Portogallo con la famiglia, non ricordo niente del Mozambico. Otto anni fa sono andato via per la prima volta ed è stata una grande esperienza. Primo perché ho conosciuto diverse culture e poi perché ho avuto la possibilità di cominciare a parlare diverse lingue. In Ucraina l’esperienza è stata fantastica, qui in Italia tutti hanno capito quanto mi piaccia il Paese. Anche in Francia è stato bello. Sono molto ricco dopo queste esperienze”.
“Mi sono sposato con un’ucraina. Quando mi fermerò non so se tornerò in Portogallo o in Ucraina, nella nostra testa c’è di vivere in un Paese diverso. Devo dire che io sono appassionato dell’Italia, è un paese bellissimo, si mangia bene, le persone sono molto emotive e simpatiche. Quando ho lasciato Roma ho pensato seriamente di vivere qui. Oggi sono molto soddisfatto di ritornare, mi sento molto bene qua. Mi piace molto la cultura italiana. In futuro vediamo che succederà, magari rimango a vivere qua”.
Chiosa più calcistica: “Penso che se nella vita si vuole vincere bisogna rischiare. E per rischiare bisogna avere coraggio di essere diversi. Noi allenatori abbiamo un obbligo con le persone che amano il calcio. Non dobbiamo solo vincere, ma avere anche una forma che appassioni i tifosi. Dobbiamo creare spettacolo e per farlo dobbiamo avere coraggio”.