Riuscirà il Brasile a sollevare la Copa America del Centenario, mettendosi alle spalle due anni d’inferno cominciati con il Mondiale casalingo diventato un incubo e proseguiti con la Copa 2015, persa dai verdeoro già ai quarti contro il Paraguay?
Negli Stati Uniti, dove la Seleçao è legata al dolce ricordo del quarto titolo mondiale vinto nel 1994, dopo 24 anni di digiuno, si profila il solito duello con l’Argentina, ma nell’anno dell’Olimpiade il ct Dunga ha dovuto fare delle scelte.
La caccia alla Copa infatti avverrà senza Neymar, cooptato per l’altrettanto storico impegno di agosto nell’Olimpiade casalinga. E pur essendo convitato di pietra, l’attaccante del Barcellona è stato punto da Pelè, tutt’altro che tenero nei giudizi sul fuoriclasse ex Santos in un’intervista rilasciata a ‘Marca’:
“Se dovessi sbilanciarmi su chi oggi è il numero uno del mondo, direi Messi – il parere di Pelè – Ronaldo è diverso nel suo gioco, ma i migliori sono loro. Conosco Neymar da quando era piccoli, già allora i suoi allenatori mi dicevano quanto fosse bravo. Ma non è ancora al livello di Ronaldo o Messi”.
Pelè ha poi analizzato l’edizione che si è appena aperta, soffermandosi sulle chances del Brasile: “E’ più equilibrata che mai, non c’è una grande favorita. Il Brasile? Ai Mondiali del 2014 ci sono stati molti problemi, la tragica sconfitta contro la Germania ha lasciato il segno. Dunga sta cercando di costruire una squadra diversa, ma purtroppo è un periodo storico in cui mancano gli attaccanti. Spero che ai Giochi di Rio si cominci a vedere un altro Brasile che trovi il suo culmine al Mondiale in Russia”.