Si è svolta giovedì presso il Porto Turistico la presentazione della nuova casa del Pescara, che verosimilmente vedrà la luce all’inizio della stagione 2020/2021. E’ stata una serata di festa, dove l’unità di intenti e la voglia di costruire qualcosa che sia di più di un semplice stadio, ma una infrastruttura al servizio dell’intera comunità, sul modello dell’Allianz Stadium della Juventus, l’hanno fatta da padrona. Numerosi ed illustri gli ospiti presenti, presentati da Daniele Barone, pescarese purosangue, nonché volto di Sky per la serie B, affiancato da Grazia Di Dio.
La serata è stata aperta con l’esecuzione del “Nessun Dorma” del tenore Piero Mazzocchetti, anch’egli pescarese. Sono poi intervenuti il Presidente del Coni Malagò, Andrea Abodi, ex Presidente della Lega di B ed ora a capo dell’Istituto per il Credito Sportivo, Francesco Gianello capo dello Juventus Stadium, che ha illustrato i molteplici utilizzi anche non calcistici degli impianti di nuova generazione, il vulcanico Presidente della Sampdoria Ferrero che ha recentemente completato l’acquisto dello Stadio L. Ferraris unitamente al Genoa, ed ovviamente il Presidente del Pescara Sebastiani ed il Sindaco di Pescara Alessandrini. Qualcosa, finalmente anche in Italia, si sta muovendo e lo dimostra l’unità d’intenti tra società, Amministrazione e Governo che ha recentemente colmato un vuoto normativo, dando certezze a chi è per la politica del fare.
Passando ai numeri, il progetto sarà realizzato dalla Proger, e l’architetto Vaccarini ha illustrato i numeri di un impianto che occuperà 18700 mq di superfice nel cuore della Pineta D’Annunziana, riqualificando l’area sud della città, avrà 20700 posti a sedere tutti coperti, la distanza media passerà dagli attuali 30 metri a circa 7,5 per i posti in prima fila, ci saranno 20mila mq di spazi commerciali, oltre 30 saranno le SkyBox e le Ground Box e ci sarà inoltre una nuova fermata ferroviaria dedicata allo stadio.
Un progetto da oltre 75 milioni di euro che come ha illustrato il Prof. Prencipe della Luiss rappresenta un impianto 4.0, ed un importante momento di innovazione più che cambiamento, perché in cento anni non è cambiato il gioco del calcio, ma chi fruisce dello spettacolo e tutto a vantaggio della comunità, come dimostra il calzante esempio dello stadio di Brighton, l’AMEX Community Stadium, che negli ultimi 8 anni ha generato un incremento di fatturato del 500%, portando benefici economici a tutta la comunità, ed al club, approdato quest’anno in Premier League.