Fabio Grosso teneva in modo particolare alla partita del suo Bari contro il Pescara, città natale del tecnico dei biancorossi. La gara, accompagnata da un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine per la rivalità tra le due tifoserie, era stata preceduta dal brutto episodio della notte, quando un forte petardo era scoppiato nei pressi dell’albergo che ospitava gli ospiti.
Sul campo i pugliesi sono stati raggiunti sul 2-2 in pieno recupero dopo essere stati avanti 2-0, ma a Grosso è andata decisamente peggio fuori dal rettangolo di gioco. Il pre-gara è stato infatti scandito da brutti episodi di intimidazione, il più grave dei quali ha visto ignoti lasciare un gallo morto appeso a una corda nei pressi dell’abitazione pescarese di Grosso, situata a Spoltore. Evidente il riferimento allo stemma del Bari, che raffigura proprio un gallo. Imbrattati inoltre con scritte offensive i muri di recinzione della casa di famiglia del tecnico e di una palazzina di fronte.