L’ex arbitro Tiziano Pieri ai microfoni di TMW Radio ha parlato del Var e dei primi espisodi in serie A: “In Bologna-Torino è successo un disastro. Essendo un retropassaggio di un difensore non c’è fuorigioco e di conseguenza l’errore principale è quello del guardalinee e dell’arbitro. A quel punto il VAR non poteva essere utilizzato. Questa assistenza viene utilizzata sui gol, che quindi vengono tutti certificati. La seconda casistica sono i calci di rigore. Poi c’è la violenza, come gomitate o episodi che non vengono visti dal direttore di gara. Infine i potenziali scambi di persona: il VAR entra in gioco se l’arbitro sbaglia soggetto. Il fuorigioco viene utilizzato solo nel caso in cui si arrivi al gol. In quel caso il gioco era già fermo. E’ stato un errore procedurale. Il Torino poteva addirittura fare ricorso se avesse perso, perché il gioco non è ripreso su punizione come doveva ma con lo ‘scodellamento’ della sfera”.
Il giudizio sul Var in sè: “Qualche remora da ex arbitro ce l’ho, ma se viene utilizzata per evitare gli strafalcioni che ogni tanto accadono a qualsiasi arbitro al mondo, ben venga”.