Andrea Abodi è tornato a parlare della situazione del Pisa.
“Vogliamo dare alla città non la società che porta l’offerta più alta ma la migliore a livello qualitativo. Ovviamente la parte economica conta, ma servono persone in grado di garantire continuità nel tempo. Invieremo a tutti i soggetti interessati la documentazione necessaria e una specie di “road map” per chiudere i giochi in meno di tre settimane”, ha spiegato al Tirreno.
Sull’incontro con Pablo Dana e Abdul Wahab Al-Halabi, rappresentanti del fondo del Dubai denominato Sportativa: “E’ stato utile, professionale e proficuo. Quello che ho detto nel corso dell’incontro tenutosi a San Rossore qualche giorno fa è stato male interpretato. Io non penso che il fondo non possa dare garanzie o essere inadempiente. L’operazione estiva è nata male per come è stata costruita. Ho potuto conoscere anche il banchiere Al-Halabi e mi sembra che stavolta siano ripartiti con altri presupposti. Posso dire che è stato quello con loro un serio incontro d’affari anche se nel calcio contano anche i sentimenti e la storia”.