‘Ringhio’ Gattuso non guarda in faccia a nessuno: da qui a fine stagione serve la massima concentrazione se il Pisa vuole agguantare la salvezza.
Per questo, nella conferenza alla vigilia della gara con il Verona, il tecnico nerazzurro ha sottolineato che per giocare bisogna meritarsi il posto. Cosa che evidentemente non ha fatto Manaj: “Non posso aspettare i tempi di tutti, non si gioca con gli amici, qui ci sono regole da rispettare, un lavoro settimanale da rispettare: non si può pensare di dare una propria interpretazione alla partita. Non posso più guardare in faccia a nessuno, manca poco tempo, se non vedo veleno e atteggiamento, i ragazzi possono rimanere anche a casa: Manaj a esempio oggi nemmeno è convocato. Ripeto che qui si parla di noi, non dell’io: per me è più importante il gruppo di 3 o 4 elementi che possono fare la differenza”.
Per quanto riguarda la partita contro gli scaligeri, Gattuso ha ovviamente messo in guardia dall’ex milanista Pazzini, e poi ha invitato a non mollare mai, un atteggiamento insito nell’indole dell’ex mediano: “Sul fronte opposto mi aspetto Pazzini in campo, l’abbiamo preparata così, ma spero poi non ci sia: sono comunque un’ottima squadra in toto. Noi però dobbiamo crederci, sulla carta abbiamo fatto 34 punti, non capisco perché si debba mollare: certo, sono deluso, ma il mollare non fa parte del mio essere. Poi ci credono Trapani e Ternana, perché non dobbiamo farlo noi? Ora c’è solo da migliorare se vogliamo raggiungere la salvezza: serve più concentrazione, contro il Latina ci è anche andata bene”.