La commissione di appello della Fifa ha accolto il ricorso presentato dal presidente uscente della Fifa Joseph Blatter e da Michel Platini, numero uno in carica dell’Uefa, riducendo la squalifica comminata lo scorso 21 dicembre a causa del noto e ancora misterioso pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri che Platini ricevette da Blatter nel 2011, ufficialmente per non meglio precisati “lavori” svolto tra il 1999 e il 2002. La condanna in primo grado a 8 anni è scesa a 6.
Ritenuti ancora colpevoli delle violazioni degli articoli 13 (“regole generali di condotta”), 15 (“lealta’”), 19 (“conflitto d’interesse”) e 20 (“offerta e accettazione di doni e altri benefit”), la Corte d’Appello ha riconosciuto a Blatter e Platini alcune attenuanti: “le attivita’ e i servizi resi alla Fifa, alla Uefa e al calcio in generale nel corso degli anni” da parte di entrambi i dirigenti.
Confermate le multe da 80.000 franchi svizzeri per Platini e 50.000 per Blatter, respinto il ricorso della Commissione Etica contro la mancata squalifica a vita.
Per Platini nulla cambia, la corsa alla presidenza Fifa è già sfumata. E la rabbia è tanta: “È una decisione offensiva, vergognosa, una negazione dei diritti – ha detto il 3 volte Pallone d’oro – È stata presa una decisione politica presa dall’amministrazione della Fifa. Presenterò tutti i possibili ricorsi, a partire da quello al Tas. Ho chiesto ai miei avvocati di agire immediatamente. Le prossime elezioni saranno ricordate come illegittime”.