Da tempo è lontano dai riflettori, ma Cesare Prandelli non ha fretta di tornare sulla scena. E’ quanto confessato dal tecnico ai microfoni del Corriere dello Sport. La voglia di rimettersi in gioco c’è, ma senza frenesia: “Non credo proprio. Certo, mi piacerebbe. Seguo tutte le situazioni, vediamo. Le mie idee non cambiano – ha esordito, aprendo a un’esperienza all’estero -. Anche, magari”.
L’ex ct dell’Italia si è soffermato a lungo sul momento della Nazionale italiana, oggi guidata da Antonio Conte: “Sta avendo risultati. Solo la Nazionale potrà dare a questa squadra più esperienza, solo giocando insieme. Di questo passo il primo posto non sarà in discussione, non dovrebbe esserlo – ha asserito, spostando le critiche sul calcio italiano -. Ha sempre poco futuro e se lo confrontiamo col resto d’Europa le differenze si vedono. L’Italia di Conte deve continuare su questa squadra, è il calcio italiano che dovrebbe cambiare. Voglia di programmare, di investire, di puntare sui giovani. Gli altri lo fanno, noi siamo indietro. Ovvio che si ripercuota sulla Nazionale”.
Dopo aver promosso il ritorno di Balotelli al Milan (“Mi sembra cambiato, come se avesse preso coscienza. E non posso che essere contento”.), l’ex Fiorentina e Galatasaray ha fatto il punto delle possibili rivali della Juve per lo Scudetto: “La Roma mi piace, è una squadra equilibrata, ha i giocatori nei ruoli giusti, tutto questo contribuirà a migliorarne il rendimento. I tifosi possono sperare. Milan e Inter si sono rinforzate, ora però bisogna dare un’impronta e ci vuole del tempo. La Fiorentina è sempre ad un passo da qualcosa, spero continui la strada di Montella e vada avanti.”