Prisciandaro torna a Cremona in un libro

Gioacchino Prisciandaro di nuovo protagonista nella sua Cremona, stavolta però non come bomber, bensì come personaggio letterario.

L’ex centravanti della Cremonese ha infatti presentato il libro, scritto dal giornalista Mimmo Giotta, “Il Bomber dei Poveri – Gioacchino Prisciandaro”, in un evento tenutosi nella sala stampa dello stadio ‘Zini’. La cittadina lombarda ha ospitato l’ex attaccante, che oggi ha 48 anni, e il suo biografo per un tour di eventi legati alla recente pubblicazione della durata di quattro giorni. L’operazione è finalizzata a finanziare la scuola calcio di Casamassima, voluta e portata avanti con passione e ostinazione da Prisciandaro.

“Ci tenevo tantissimo a presentare questo libro a Cremona, una città a cui ho dato tanto e che mi ha dato tanto – ha dichiarato alla stampa Prisciandaro -. E’ la prima presentazione che dura quattro giorni, perché qua ho lasciato bei ricordi; spero per questo che i tifosi grigiorossi acquistino il libro, che serve a finanziare la scuola calcio”. Prisciandaro ha poi raccontato una lunga serie di agrodolci aneddoti legati alla sua lunga carrriera, in presenza dei giornalisti della stampa locale e nazionale, rappresentati da Giorgio Barbieri, che ha moderato la presentazione.

“Gioacchino ha dimenticato i fasti e gli onori e ha ritrovato il gusto del lavoro e della famiglia – ha spiegato l’autore Mimmo Giotta -, dimostrando che anche con uno stipendio normale poteva continuare a coltivare il suo sogno. Da quattro anni allena cento ragazzini nella sua scuola calcio, tra mille difficoltà. Trovare campi e palestre disponibili; i costi, tra oneri e affitti, sono insostenibili”.

“Da qui l’idea di romanzare la sua storia, dopo aver sentito chi lo ha conosciuto nel corso della sua carriera, tra allenatori, giornalisti, ex compagni di squadra. ‘Il Bomber dei Poveri’ nel senso buono del termine, Gioacchino ha segnato 300 gol, ma è rimasto quello che era, generoso, istintivo. ‘Povero’ perché non ha avuto un procuratore, altrimenti ora non farebbe il gestore di un distributore di carburanti”, ha concluso lo scrittore.

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