La stagione dei campionati deve ancora partire, ma la violenza la fa già da padrona. L’ultima brutta storia viene da Massa, dove si è giocata un’evidentemente sentitissima amichevole tra Massese e RapalloBogliasco. Le due squadre, iscritte al prossimo campionato di serie D, avrebbero dovuto sostenere un semplice test pre-campionato, e invece c’è scappato il dramma.
Vittima il centrocampista della Massese Fabio Aliboni, colpito da un pugno dall’orecchio snistro, brutta reazione di un avversario a un fallo compiuto dallo stesso Aliboni. All’incidente è seguita una rissa, che ha provocato la sospensione della partita (sul risultato di 3-2 per la Massese), ma i soccorsi portati ad Aliboni non sono bastati per salvare la situazione: il giocatore è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Massa, dove gli è stata diagnosticata la perforazione del timpano.
Almeno 40 giorni di stop per il giocatore, peraltro figlio d’arte: il padre di Fabio, infatti, classe ’87, un passato con la maglia dello Spezia, è Roberto Aliboni, portiere anche in Serie A con la maglia del Brescia, città dove è nato Fabio.
Alla base del fattaccio, una rivalità evidentemente troppo spinta, simboleggiata dalle parole pronunciate dopo la sospensione del match dal d.s. del Rapallo Federico Trani: “Noi puntiamo sempre a mangiare le gambe agli avversari, ogni domenica”. Quando il cattivo esempio viene dall’alto…