Quagliarella-Conte, capitolo secondo. Anzi, terzo. Il centravanti del Torino è tornato in Nazionale dopo il primo assaggio di un anno fa, agli inizi della nuova gestione tecnica. La sua esperienza, e la sua duttilità tattica, possono servire in un reparto in trasformazione, e senza certezze assolute.
Prima, però, c’è da accertarsi che il feeling con il c.t. sia solido, dopo i celebri screzi ai tempi della Juventus: “Conte mi ha ascoltato quando dissi che se serviva un vecchietto io ero pronto – ha detto scherzosamente Fabio da Coverciano – È un onore essere di nuovo qui, adesso dipende da me tenermi il posto fino agli Europei. Metterò a disposizione del gruppo la mia esperienza, abbiamo un attacco molto forte. Conoscere già il tecnico può essere un vantaggio”.
Messe ormai da parte le ambizioni di tornare nelle grandi (“Forse sono capitato nei momenti sbagliati, o è stata un po’ colpa mia, o magari non tutti gli allenatori credevano in me”), Fabio ha già scelto la squadra per cui tifare nella corsa allo scudetto.
Tra Fiorentina, Napoli e magari Juventus, da triplo ex, al cuore non si comanda: “Firmerei adesso per vedere il Napoli vincere lo scudetto, il in Champions e il sottoscritto agli Europei”.