Juventus – Milan 1-1 nel posticipo della quarta giornata.
Sembrava la volta buona, per Massimiliano Allegri, ma anche stavolta la Juve deve rimandare la festa per il primo successo in campionato. All’Allianz Stadium finisce 1-1 un match che nel secondo tempo è vissuto sul sottile filo del nervosismo.
A Torino un Milan orfano dei suoi due giganti d’attacco viene subito colpito a freddo da un micidiale contropiede orchestrato da Dybala, che al 4′ lancia Alvaro Morata con 50 metri di porta davanti: lo spagnolo è bravo a resistere alla carica di Theo Hernàndez per poi depositare in rete con uno splendido “scavetto”. Il Milan reagisce, ma Szczesny è attento su un paio di conclusioni da fuori di Tonali. La Juve legittima la propria superiorità con due pericoli portati dalle parti di Maignan firmati sempre dal duo d’attacco bianconero.
Nella ripresa il Milan parte all’arrembaggio, ma è Rabiot a sfiorare il raddoppio al 50′. Il tema tattico è ormai tracciato: rossoneri all’assalto, bianconeri pronti a ripartire con pericolose ripartenze. A metà ripresa si scaldano gli animi in campo per una mancata interruzione del gioco, da parte dei giocatori del Milan, con Morata a terra dall’altra parte del campo: l’arbitro Doveri sventola il giallo a Tonali e Dybala, che erano entrati a contatto. Poi è la volta di Bonucci, protagonista di un crudo faccia a faccia con Rebic.
Proprio il croato, al 76′, infila di testa la porta bianconera raccogliendo un assist dell’ottimo Tonali direttamente da corner. Nel finale la Juve prova a riprendersi il vantaggio, ma il Milan punge con Kalulu, che all’86’ costringe Szczesny al miracolo. Finisce 1-1, con gli animi ancora caldi anche in pieno recupero.