Ultima chiamata Champions per il Milan, che sul campo della Spal deve vincere e sperare che almeno una tra Atalanta e Inter inciampino contro Sassuolo ed Empoli. Difficile, ma Gattuso vuole provarci per chiudere a testa alta un’annata sofferta.
Prima, però, il tecnico calabrese si è lasciato andare ad uno sfogo: “Abbiamo fatto più punti rispetto agli ultimi anni, sulla carta c’erano squadre più forti di noi. Tutto quello che abbiamo fatto non era scritto e scontato, anzi, è stato difficile e abbiamo fatto di tutto per essere ancora aggrappati all’ultima giornata. Poi se andiamo in Champions League domani vediamo, voglio proprio vedere chi sale sul carro… Poi ad alcuni di voi vi prendo a legnate. Comunque il club non ha mai detto ‘obbligatoriamente’ Champions, ma solo di provarci e invece siamo all’ultima giornata a giocarcela. Non è stato bello far passare il concetto che 65 punti fatti e una gara ancora da giocare sia la normalità, una roba dovuta e già tutta scritta. Sembra che tutto questo gruppo non valga nulla, che tutti devono andare via e sono solo scappati di casa. Ma non è così, è vero che abbiamo sbagliato, ma fatto anche cose positive”.
Muro alto sul proprio futuro: “La mia conferma dipende dalla Champions? Mi viene da sorridere pensiamo alla Spal e basta. Ringrazio tutti e scusatemi se qualche volta mi è partita la testa. Sono stati mesi importanti e difficili, ma quando si allena una squadra come il Milan è un sogno. Mi è stata data questa grande possibilità. Farò di tutto per starci più a lungo possibile e portare risultati importanti per questa gloriosa società”.
Infine un monito sui pericoli che può portare la Spal: “Conosco bene la Spal perché il loro nucleo aveva cominciato in Serie C quando c’ero io, ogni anno Semplici migliora e allena bene la propria squadra. Domani dobbiamo stare attenti perché giocano molto bene e perché hanno l’obiettivo di arrivare decimi, in ballo ci sono molti soldi. Non dobbiamo pensare agli altri, ma solo a noi: non sarà facile”.