I primi impegni ufficiali si avvicinano e per Roberto Mancini l’emozione si fa sentire. Dopo le amichevoli di inizio estate contro Arabia Saudita, Francia e Olanda, è tempo di fare sul serio e di mettere definitivamente da parte lo shock di non aver preso parte al Mondiale. Il 7 e il 10 settembre inizia la Nations League contro avversari tosti come Polonia e Portogallo, guidate dai rispettivi leaders Robert Lewandoski e Cristiano Ronaldo.
Il ct azzurro, intervenuto a Radio DeeJay, non ha potuto però non soffermarsi sul fatto che il numero dei giocatori italiani nelle rose di Serie A diminuisce sempre più. Anche in squadre come la Juventus che il made in Italy lo avevano sempre difeso: “È un problema se ci sono sempre meno italiani in campo, spero che ne giochino il più possibile. Ci sono elementi con qualità enormi, e se in passato non avevamo difensori oggi manchiamo in altri ruoli”.
E a proposito di Juventus, Mancini elogia Bernardeschi, decisivo nel giorno del debutto di Ronaldo e probabile futuro convocato dopo aver saltato le amichevoli: “Ha migliorato qualità e personalità, può fare solo meglio, così come Jorginho che al Chelsea crescerà ancora. Non abbiamo Baggio o Totti, ma se li facciamo giocare i nostri giovani sono forti”. Un po’ come Balotelli, che giovane non è, ma la cui permanenza a Nizza non dispiace al Mancio: “Mario ha bisogno di giocare”.
Il materiale quindi c’è, sufficiente anche per sfidare Ronaldo: “Con lui avrei fatto panchina, ma chissà – scherza Mancini – Non avremmo occupato la stessa posizione in campo, si poteva coesistere… Scherzi a parte, quindici anni fa avrebbe potuto raggiungere l’Italia, ma anche ora il suo arrivo alza il livello del campionato”.