Tutto parte dalla travagliata trattativa dell’estate 2015, quando l’allora direttore Sabatini riuscì a convincere il Fluminense a cedere ai giallorossi il giovane Gerson per 18.9 milioni di euro, sorpassando le avances del Barcellona.
Ecco finalmente Gerson. A Roma non fu visto subito di buon occhio sia per il confronto con 2 acquisti come Manolas e Dzeko, pagati rispettivamente 15 e 18 milioni, sia per una foto che ritraeva il brasiliano con la maglia della Roma, 10 stampato dietro e il suo nome.
Le acque poi furono calmate da dichiarazioni sia di Sabatini che dello stesso capitano di allora Francesco Totti.
Dal suo arrivo nel gennaio 2016, dopo i primi sei mesi senza vedere il campo, nella scorsa stagione ha totalizzato 11 presenze tra prima squadra e Primavera.
Nel gennaio 2017 dopo il saltato passaggio al Lille per accordi non trovati tra società e giocatore, da quest’anno con Eusebio Di Francesco pare che il ragazzo si stia ritrovando, sicuramente sta mostrando colpi mai visti da lui in precedenza, ultima la doppietta alla Fiorentina.
Il suo ruolo naturale è quello di trequartista anche se spesso viene utilizzato a centrocampo.
Domenica al Franchi ha trascinato la Roma alla vittoria con due gol di tecnica pura, dopo la pausa nazionali vedremo se Di Francesco lo utilizzerà con maggiore frequenza nella rotazione a centrocampo, dato anche il doppio impegno campionato-Champions.
