Roma, José Mourinho continua la polemica con la Lega di Serie A
Una stoccata alla Lega di A, l’ennesima sottolineatura sui rincalzi che mancano e una punzecchiata alla Lazio in vista del derby. Alla vigilia di Roma-Lecce c’è tutto il vocabolario di José Mourinho nella conferenza stampa che precede la gara con i pugliesi, a partire dalla polemica nata nel post partita di Inter–Roma dopo le parole di Mourinho che, vista la gara in Europa di giovedì, aveva definito giocare domenica “un altro regalo della Lega alla Roma”.
Parole alle quali hanno fatto seguito quelle dell’ad della A, Luigi De Siervo, che le aveva bollate come un “alibi” dello Special One. Non è tardata ad arrivare la controreplica del portoghese. “Il calendario ci penalizza veramente. Noi ne parliamo dall’inizio del campionato, non lo abbiamo fatto per la prima volta dopo l’Inter. Capisco che nel calcio c’è tanta gente con il paracadute. Non è il loro mondo, non lo conoscono, vengono per status o politica. Per l’abito o la cravatta. Non è gente nata e cresciuta nel calcio. Queste persone vanno rispettate per lo status e basta”, la spiegazione di Mourinho che non dimentica di punzecchiare nemmeno la sua dirigenza.
“Ma se il nostro club non solleva la questione pubblicamente, sono sempre io a dover parlare delle stesse cose. Magari non dovrei… Fortunatamente per me i tifosi non sono degli scemi, prima di ogni partita la musica della Lega viene fischiata, se lo fanno ci sarà un motivo”. Niente giri di parole, com’è abitudine di mister José che non perde l’opportunità di tirare in ballo anche la Lazio, visto che tra sette giorni si presenterà una situazione simile a quella di Inter-Roma, ovvero con i giallorossi che giocheranno il giovedì e poi la domenica il derby, mentre i biancocelesti avranno due giorni in più di riposo.
“In questo caso specifico, però, è solo sfortuna perché non possiamo giocare di lunedì per via della sosta per le nazionali”, conclude un Mourinho che dopo il ko di San Siro deve riprendere la propria marcia Champions contro il Lecce. Lo farà con un Dybala e Renato Sanches in più, anche se solo l’argentino dovrebbe cominciare dall’inizio la gara di domani. Due recuperi che hanno portato comunque il tecnico a una riflessione più ampia e alle differenze tra la Roma e le altre big del campionato.
“A noi domenica mancavano 5 titolari, ma se succede all’Inter ce ne sono altri cinque pronti per giocare e lo stesso vale per Juventus, Milan, Atalanta e Fiorentina – dice Mourinho – Quando succede a noi invece non è così… Ma io sono comunque felice di avere certi giocatori, anche se con una storia clinica difficile, perché non possiamo permetterci di avere altro. Ma Dybala sarebbe qui senza una storia clinica? Renato Sanches sarebbe qui senza la sua storia clinica?”. Domande senza risposta di un tecnico in scadenza e sempre più solo all’interno di Trigoria.