Roma, Mourinho tira dritto: “Mi aspetto giustizia”
Il tecnico della Roma José Mourinho respinge tutte le critiche arrivate in attesa della sentenza della procura federale dopo le sue parole sull’arbitro Marcenaro prima del match contro il Sassuolo: ” Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia. Non è stato un problema per me, la mia vita qui è il lavoro. Mi sono presentato spontaneamente e anche felice perché il procuratore mi ha dato l’opportunità con tutta la naturalezza di dire le cose che volevo”, ha detto lo Special One in conferenza stampa.
“Non ho mai offeso l’arbitro, mai messo in dubbio la qualità dell’arbitro, l’espressione usata mi sembra normale, la utilizzo anche quando parlo di me stesso. E’ stata eventualmente capita in un modo diverso, ma durante la gara ha dimostrato di avere le capacità di gestire la gara e l’ho detto dopo il match. Non riesco a vedere problemi con questo. Mi aspetto giustizia”.
Sul rinnovo del contratto: “Se la Roma le presentasse oggi il rinnovo firmerei? E’ una domanda ipotetica perché non è successo. Non mi piace rispondere a domande ipotetiche. Se quel sostegno mi ha fatto piacere? Certo, io do tutto per la Roma. Non è un segreto che oggi ci sia Dan Friedkin insieme ai due sue figli qui e che siamo stati insieme. Il rapporto è buono”.
Il momento dei giallorossi alla vigilia della gara con la Fiorentina: “Settimana buona, abbiamo potuto lavorare bene. Intensità alta, quello che di solito non possiamo fare quando giochiamo tanto. Smalling niente, non c’è alcun tipo di evoluzione. Kumbulla inizia ad allenarsi con noi, se tutto va bene potrà aiutare 10-15 minuti già con il Napoli o le prossime. Poi Renato Sanches e Pellegrini, gente che arriva da infortuni recenti, hanno avuto una buona settimana di lavoro da fare. Era da tanto che non si lavorava tutti insieme sui principi tattici”.