La Roma rispetta il pronostico e fa suo con facilità il posticipo della nona giornata. All’Olimpico non c’è scampo per il Palermo di De Zerbi, sceso peraltro in campo con una formazione priva di qualche titolare, come se il tecnico rosanero volesse risparmiare le forze in vista della delicata gara di giovedì al Barbera contro l’Udinese.
Spalletti ringrazia, infila la terza vittoria consecutiva in campionato e si conferma al secondo posto insieme al Milan, ma a soli due punti dalla Juventus sconfitta a San Siro. A Trigoria si torna quindi a parlare di scudetto, anche se serviranno test più probanti per mettere alla prova la vulnerabilità dei giallorossi, a soli tre giorni dalla rimonta subita in Europa.
La Roma, ancora priva in avvio di Strootman, non deve neppure sforzarsi troppo per piegare il Palermo, al terzo ko nelle ultime 4 gare e ora raggiunto dall’Empoli al penultimo posto con 6 punti.
Gara sempre in mano alla formazione di Spalletti, che trova un El Shaarawy in gran spolvero per non far sentire l’assenza di Perotti e uno Dzeko ormai in fiducia. Il bosniaco si muove su tutto il fronte d’attacco ed è autore al 31′ dell’assist che spiana la strada alla Roma: l’egiziano brucia in velocità Andelkovic e batte Posavec.
Il Palermo è tutto in una punizione del fischiatissimo Diamanti, ma si scoglie in via definitiva al 5′ della ripresa, quando il portiere rosanero la combina grossa facendosi sorprendere da un morbido tiro-cross di Paredes, al primo gol in giallorosso. Gara in ghiaccio a 25’ dalla fine con l’8° gol in campionato del capocannoniere Dzeko, che finalizza una bella azione sull’asse Salah-Paredes.
Nel finale Quaison salva l’onore rosanero con la complicità di una deviazione di Manolas, ma subito dopo El Shaarawy ristabilisce le distanze.