Romelu Lukaku ricorda il malore di Christian Eriksen, e quanto fu duro affrontarlo.
Intervistato da ‘Uefa.com’, il centravanti belga spiega il legame che costruì con il danese ai tempi in cui entrambi militavano nell’Inter. E anche le ore in cui il mondo trattenne il fiato quando il trequartista perse i sensi a Euro 2020. A poche ore, peraltro, dalla partita proprio del Belgio.
“Quando ero all’Inter ho passato più tempo con Christian di quanto ne ho trascorso con mia madre, mio fratello o mio figlio – rivela Lukaku -. In Italia funziona così, e durante gli allenamenti trascorri l’intera giornata al club. E la sua stanza era vicina alla mia, ricordo che trascorreva il tempo a giocare a Call of Duty e cose del genere. Così quando ho saputo quello che era successo sono esploso in lacrime”.
La notizia è arrivata mentre il Belgio preparava la sfida con la Russia. “Stavamo facendo la riunione prepartita e abbiamo saputo. Stavamo andando verso lo stadio e non riuscivo a pensare a nient’altro che a lui – spiega ancora Lukaku -. Affrontare la Russia è stato durissimo. Avevo bisogno di tirarmi su, e ho deciso di dedicargli ogni mia partita. Volevo fargli capire che gli ero vicino, gli ho anche scritto. E mi ha risposto, cosa che mi ha reso felicissimo”.