Scollinati i 36 anni, Antonio Cassano non vuole neppure sentire parlare dell’ipotesi di dire addio al calcio. Pur senza partite ufficiali da oltre due anni, il fantasista barese, avvicinato nei giorni scorsi al Parma, per quello che sarebbe un ritorno clamoroso, resta in attesa del famoso “progetto” che potrebbe riportarlo a respirare il profumo del campo.
E, chissà, a sfidare Cristiano Ronaldo, appena sbarcato in Serie A. Intervistato da ‘Vanity Fair’, Cassano ha commentato il colpaccio della Juventus e… lanciato la sfida, chissà se impossibile, al portoghese: “Quello che più gli invidio non è il fisico, ma la sua professionalità: se l’avessi avuta sarei stato al vertice per tanto tempo. Il fisico pazzesco conta, ma la testa di più, così come la costanza negli allenamenti, quelli che io odiavo, e la professionalità. Rimarrà alla storia come uno dei più grandi e se lo è meritato: Cristiano vivrà una grande esperienza in Italia, la Juventus gli paga un ricchissimo stipendio, ma deve essere felice perché il prezzo del cartellino è ottimo per un giocatore così forte. Con il livello di questa Serie A può fare trenta, quaranta gol a stagione per parecchio tempo ancora, Allegri lo gestirà bene, è il miglior allenatore possibile per Ronaldo”.
La chiusura è ancora all’insegna dei rimpianti: “Se a ventitre anni giocavo nel Real Madrid dei ‘Galácticos’, avevo qualcosa di speciale, evidentemente. Se quindici anni fa avessi avuto mia moglie Carolina al fianco, con la stabilità che ti danno i figli avrei fatto un’altra carriera. E una testa diversa avrebbe aiutato”.