Nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Sacchi ha parlato della maturazione calcistica dell’attaccante orobico.
Qual è una delle caratteristiche principali dell’Arrigo Sacchi allenatore? Il perfezionismo, ovviamente. Forse proprio in onore di questa particolare predisposizione verso il proprio lavoro, il tecnico di Fusignano non ha risparmiato critiche – o consigli, a seconda delle interpretazioni – a Luis Muriel, il fenomenale attaccante dell’Atalanta accostato all’Inter negli utlimi rumors di mercato. Pur riconoscendo la classe del giocatore, Sacchi ha parlato anche dei suoi difetti. Ecco le sue parole rilasciate a La Gazzetta dello Sport.
“Muriel ha un talento immenso. La tecnica ce l’ha nel sangue. All’Atalanta ha trovato un gioco che lo ha aiutato a crescere. È sempre il gioco a fare la fortuna dei giocatori. Un difetto? Ecco, forse non è molto mobile. Spesso lo vedo fermo in campo. Nel calcio moderno non ci si possono permettere attimi di sosta, quando si ha la palla e quando la palla ce l’hanno gli avversari. Tutto si può correggere, a patto che ci siano volontà e disponibilità. Se uno smette di imparare è arrivato al traguardo, vale per un calciatore ma anche per un professore o un avvocato. L’umiltà sta alla base di ogni miglioramento”, ha concluso Sacchi.