Nel giorno del suo 70esimo compleanno, in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, Sacchi si è soffermato su diversi aspetti, ricordando la sua antica fede: “Tifavo per l’Inter. Un giorno il presidente Moratti mi regalò una medaglia d’oro dei tempi di suo padre. Lo ringraziai e gli dissi: ‘Io ho allenato il Milan, ma non sono un pentito. Stia attento, i pentiti sono i peggiori’…”.
Intrigante aneddoto sul rapporto con Van Basten, suo ex giocatore ai tempi d’oro del Milan: “Si è romanzato molto, ma la verità è che tra di noi c’era una grande stima. Dopo una sconfitta i giornalisti andarono da Marco e gli chiesero che cosa pensasse. Lui, abituato alla stampa olandese, si mise a parlare a ruota libera, a dire qual era il suo calcio ideale. Il giorno dopo, le prime pagine dei quotidiani titolavano: ‘Van Basten contro Sacchi’. Lo presi da parte e gli spiegai come funzionava in Italia il rapporto con la stampa. La domenica lo tenni in panchina e gli dissi: ‘Visto che ne sai tanto di calcio, oggi stai vicino a me così mi aiuti’…”.
Sui migliori tecnici attualmente in circolazione: “I migliori al momento sono Ancelotti, Guardiola e Mourinho. Carlo è un maestro nei rapporti. Pep è un professore sul campo. Mou è carismatico e ha metodi innovativi”.