La marcia di avvicinamento al Mondiale prosegue per l’Argentina, a suon di polemiche, dichiarazioni avventate e marce indietro. In Russia, come sempre, la Séleccion si presenterà tra le favorite, forte di un attacco pieno di alternative come nessun’altra Nazionale, Brasile e Spagna incluse. Eppure, a meno di due mesi dalle convocazioni, si sprecano le gaffes e gli imbarazzi, con protagonista su tutti il ct Jorge Sampaoli. Dopo aver silurato a parole Dybala e Icardi, infatti, anticipando la non convocazione causa eccesso di abbondanza, l’ex ct del Cile è tornato sui propri passi alla vigilia dell’amichevole contro la Spagna, parlando di “Scelte fatte al 70-80%, ma tutto ancora può cambiare e non solo a causa di infortuni”.
Porta riaperta, quindi? Così sembra, anzi sembrava, perché in serata sulla testa di Dybala sono piovute le frasi “sentenza” di Leo Messi a ‘Fox Sports’, di natura essenzialmente tattica, in risposta a quanto dichiarato mesi fa dallo juventino (“Io e Leo giochiamo nella stessa posizione”): “Dybala ha detto la verità. Lui nella Juventus gioca come me, cerchiamo gli stessi spazi in campo, giochiamo entrambi nella stessa posizione. Con me nell’Argentina quando ha giocato lo ha fatto in una posizione più defilata sulla sinistra, a cui non è abituato. Per noi ricoprire quel ruolo, a destra invece ci troviamo bene. Ne abbiamo parlato, non c’è nulla da chiarire con Paulo”. Tradotto, per la Joya in Russia ci sarebbe posto solo in panchina…