San Marino, gioia senza precedenti: 3-1 in Liechtenstein e promozione in Lega C

Una vittoria storica e senza precedenti.

San Marino vince il Gruppo D2 di UEFA Nations League 2024-25 e centra la promozione in Lega C, riservandosi anche un eventuale posto nei play-off di qualificazione ai Mondiali di Canada, Messico e Stati Uniti del 2026 – in base all’andamento delle prossime qualificazioni alla Coppa del Mondo. Decisivo il 3-1 ottenuto in rimonta sul Liechtenstein, prima vittoria in trasferta nella storia del Titano e prima partita di sempre con tre reti all’attivo.

San Marino si presenta all’appuntamento con la storia disputando un primo tempo ai limiti della perfezione, dove l’unico neo è rappresentato dalla trasformazione delle tante occasioni da gol. Di contro, all’intervallo i Titani devono masticare amaro per la prodezza di Sele che spolvera l’incrocio dei pali di Colombo da trenta metri in una delle rare sortite nel primo tempo dei padroni di casa.

Dopo 250” San Marino è già andato in gol, ma Pignard annulla per una presunta carica sul portiere di Zannoni – quando Benjamin Büchel aveva perso il pallone in completa autonomia. I Titani spingono fin dalle prime battute, pericolosi ancora da piazzato col destro alto di Valentini. Berardi, Lazzari e Tosi sono spine nel fianco per la terza linea del Liechtesntein, che rischia sulla puntata della mezzala al 11′. Un minuto più tardi il sinistro dal limite di Contadini, rimpallato, e l’iniziativa di Fabbri che salta un avversario con un tunnel e innesca Nanni, il cui cross radente viene affannosamente allontanato in corner. Sugli sviluppi dello stesso, Tosi spara a salve col destro dal limite, prima di recapitare sulla testa di Berardi un cross al bacio – spedito di un soffio a lato dall’attaccante.

La Nazionale del Principato si fa vedere in ripartenza, regalando un brivido a Colombo sull’asse Luque Notaro-Saglam. A fare la partita è però sempre San Marino, che ha due grandi occasioni ravvicinate con Berardi, che spedisce di poco a lato col mancino al volo su invito di Battistini, per poi scaricare alto la conclusione dal limite dell’area. Il Liechtenstein cerca di metterla sul piano nervoso, con due interventi durissimi su Contadini e Tosi – sanzionati ma non puniti a livello disciplinare dall’arbitro.

Il direttore di gara francese non ravvisa poi gli estremi per il penalty sull’intervento di Traber su Zannoni, che anticipa nettamente il difensore avversario con cui collide in area. Non arriva over rule dal VAR e si prosegue fino alla meravigliosa conclusione di Sele che regala il vantaggio al Liechtenstein al 40′. Il centrocampista porta palla sulla trequarti, lasciandosi alle spalle Valentini prima di esplodere un bolide che si insacca all’incrocio dei pali. È l’ultima cosa da vedere nel primo tempo, forse il migliore disputato da San Marino negli ultimi anni, sul quale i Titani vogliono costruire una ripresa arrembante.

L’intento è subito concreto, visto che i Biancazzurri vanno a dama in appena 50”. Contadini converge per imbucare su Lazzari, che batte la linea del fuorigioco e mantiene il sangue freddo per infilare Benjamin Büchel all’angolino. L’inerzia è tutta sammarinese e dopo un colpo di testa alto di Zannoni, Contadini ha la palla del sorpasso, ma Büchel si supera e Fabbri non è incisivo sulla vagante. Due iniziative di Sandro Wolfinger e Saglam testimoniano la reazione nervosa del Liechtenstein, che si vede punito per una strattonata in area. Calcio di rigore affidato nuovamente a Nanni, che porta avanti i Titani aprendo il piattone al 66′.

San Marino dimostra una crescita nell’approccio notevole, rifiutandosi di fare barricate. Proposito che produce il gol della sicurezza: Tosi guadagna il fondo e propone a rimorchio per Alessandro Golinucci, che impatta col mancino per infilare nuovamente Büchel. Mai i Biancazzurri avevano vinto in trasferta e mai erano riusciti a segnare tre volte in un’unica partita. Che la serata sia quella della storia, lo si intuisce anche sull’errore di Zünd che spedisce sull’esterno della rete da breve distanza quando corre l’81’. Nel finale due parate di Colombo su Sele e Ospelt, prima del triplice fischio che accende la festa dei Biancazzurri.

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