Davide Santon si gode la sua rinascita in un’intervista a Mediaset. Il terzino nerazzurro in vista della partita contro il Cagliari che lo vedrà probabilmente in campo da titolare è carico: “Le sensazioni sono positive, dobbiamo lavorare tanto per migliorarci ma la strada è giusta. Siamo solo all’inizio, ma stiamo facendo bene; i risultati si vedono e la fiducia è alta”.
Il suo rapporto con Mourinho: “Mi chiamavano il “bambino”. Ero talmente giovane che Mourinho mi ha accolto come un figlio. Da lì è partita la parola in conferenza stampa e poi il soprannome. Tutti mi hanno chiamato così perché ho esordito a 18 anni e un mese, ma ero andato in ritiro già a 17 anni. Mi piaceva. Mi sentivo protetto. Adesso ho dieci anni in più. E sono anche papà”.
“In alcune cose Spalletti ricorda Mourinho? In tante cose ma non voglio fare paragoni. Ognuno ha il proprio modo di fare ma la voglia che ci mette in campo e il modo in cui ci motiva è una cosa fondamentale” .
Le esperienze in Premier: “E’ un campionato molto fisico, meno tattico. Atmosfere fantastiche in qualsiasi stadio, campi bellissimi, gente che viene per tifare- Un’esperienza bellissima che mi ricorderò per sempre”.