Terza partita e terza sconfitta allo Juventus Stadium per Maurizio Sarri, Empoli compreso.
Come nella sfida-scudetto dello scorso febbraio, hanno deciso ancora due gol rocamboleschi, ma il tecnico azzurro ha poco da rimproverare alla squadra sul piano della prestazione: “Abbiamo fatto abbastanza bene per tutta la partita, spiace perché non meritavamo di uscire sconfitti, ma è chiaro che se concedi due errori alla Juventus il rischio di pagare c’è sempre – ha detto Sarri a Premium Sport – Rispetto alla partita dello scorso anno, quando eravamo stati più timidi, oggi abbiamo fatto una buona prestazione, ma in questo periodo paghiamo ogni singolo errore: il primo gol è arrivato su un infortunio, il secondo è un errore della linea dei centrocampisti che non è andata sulla seconda palla”.
Il Napoli non ha demeritato, quindi, pur creando molto poco. E la classifica dice -7: “Davanti siamo leggeri, a causa delle assenze degli ultimi giorni abbiamo sovraffaticato qualche giocatore e questo può aver inciso. Non abbiamo mai detto di essere competitivi per lo scudetto, per esserlo andavano presi ’87 e ’88, noi invece abbiamo preso ’95 e ’97. Si è giustamente scelto di costruirsi un futuro dopo l’addio di Higuain“.
Impossibile non approfondire il tema del giorno, quello legato a Higuain. Il grande ex è stato decisivo, dopo il caloroso abbraccio con il maestro Sarri nel pre-gara:
“Anche se ti fa arrabbiare, un figlio è sempre un figlio. Gonzalo è stato sempre di una correttezza unica, mi ha fatto solo del bene, ma il passaggio è la Juve mi ha fatto male. Ci sono affezionatissimo, probabilmente tra dieci anni ci sentiremo ancora. Fare gol è il suo lavoro, quando fai cadere una palla al limite dell’area e c’è lui nei paraggi è una condanna. Se farà vincere la Juve in Europa? Se succederà sarò contento per lui, meno per la Juve”.
Chiusura con stroncatura per Insigne. L’attaccante non ha gradito la sostituzione e ha fatto poco per mascherarlo: “Quando esce deve stare zitto e basta, se c’è qualcosa da chiarire lo faremo domani. Erano tre azioni che si fermava, quindi la deduzione logica è che non ce la facesse e ho messo Giaccherini. Lorenzo non ha giocato bene, pur avendo fatto meglio di altre volte in questa stagione: doveva uscire e stare zitto”.