Maurizio Sarri si lascia alle spalle lo Shakhtar: “Ho chiesto ai ragazzi un approccio diverso dalla sfida in Ucraina e i ragazzi hanno risposto bene, ma d’altra parte questa deve essere la normalità. Noi puntiamo a giocare contro la Lazio come abbiamo fatto nel primo tempo di oggi: il nostro obiettivo deve sempre essere la partita successiva. Ma ammetto che possiamo andare in alto: la convinzione che la nostra consapevolezza sia cresciuta rispetto al passato ce l’ho anche io”.
Decisivo Mertens: “Paragonabile a grandi centravanti come Higuain e Lewandowski? Ha caratteristiche diverse, ma a livello di realizzazioni ormai lo considero uno dei più grandi al mondo. Perché fuori in Champions e dentro in casa con il Benevento? Perché se la partita contro lo Shakhtar fosse rimasta in equilibrio l’ingresso di Dries sarebbe stato determinante: l’ho fatto l’anno scorso contro il Benfica ed è stata una mossa intelligente, in questo caso non ci è andata bene. Hamsik l’ho visto in ripresa: deve fare ancora un po’ di strada, ma qualche segnale l’ha dato. Volevamo fargli battere il rigore, pensavo fosse solo a un gol dal record di Maradona, ma quando mi hanno detto che non era così ho pensato che era giusto sfamare il nostro attaccante che ha sempre fame di gol. Non penso che la Serie A non sia allenante in ottica Champions, più che altro spesso affrontiamo squadre di paesi che tutelano la Champions e danno qualche giorno di riposo in più ai loro club”.